E’ questo quello che si stanno chiedendo milioni di esperti Seo ed utenti della rete che in questi ultimi giorni si sono imbattuti in rete un numerosi articoli in cui già si parla di un caso Google. Molte aziende negli Stati Uniti accusano infatti il celebre motore di ricerca di favorire nelle ricerche online i suoi servizi ed i contenuti dei suoi siti specializzati a scapito di quelli della concorrenza. Una critica forte che tuttavia sembra trovare conferma anche nell’indagine antitrust avviata dall’Unione Europea nei confronti del gigante di Mountain View.
Ecco di seguito i trattamenti preferenziali ipotizzati:
“Abbiamo costruito Google per gli utenti, non per i siti, e il nostro obiettivo è quello di fornire risposte”, ha affermato un portavoce di Google cercando di allontanare ogni possibile critica. Ma, come afferma Dario D’Elia sul blog Toms’s Hardware, “bisogna ricordare che negli Stati Uniti a finire sotto accusa non è tanto l’algoritmo di ricerca bensì la modalità in cui Google mostra i risultati “per aiutare” gli utenti. E questo riguarda le ricerche locali, Google Health, Google Finance e tanti altri servizi.”
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