Gli hashtag su Instagram sono ancora uno dei modi più efficaci per avere più occhi puntati sui tuoi post. E più occhi vuol dire anche più seguito e più coinvolgimento!
Come Instagram ci ha abituati a pensare, le migliori tecniche cambiano costantemente quindi se la tua strategia di hashtag sembrava funzionare in passato non è detto che sia ancora così efficace! Vuoi sapere come scegliere i giusti hashtag e utilizzarli strategicamente su Instagram nel 2021? Continua a leggere!
I vantaggi degli hashtag su Instagram
Pensa ad Instagram come ad un mondo popolato da miliardi di contenuti e noi dobbiamo riuscire a spiccare e farci notare. Ma non ci serve essere visti da tutti, dobbiamo emergere e raggiungere le persone più giuste per la nostra attività. Così ci vengono in aiuto gli hashtag, parole chiave che categorizzano contenuti specifici e svolgono la funzione di “etichetta” per indicare (prima all’algoritmo di Instagram e poi agli utenti) di cosa parla il nostro contenuto e a chi è indirizzato.
Da quando Instagram ha introdotto il Follow Hashtag, quindi la possibilità di seguire gli hashtag esattamente come facciamo con i profili, il vantaggio è ancora più evidente. Pensa ad un utente appassionato di yoga: seguirà di certo istruttori e persone con lo stesso interesse, ma se scegliesse di seguire l’hashtag #yogaitalia avrà anche la possibilità di scoprire nuove foto e video da account prima sconosciuti in linea con la sua passione. Infatti, una volta scelto di seguire un hashtag, il nostro utente si ritroverà i post contenenti l’hashtag #yogaitalia direttamente nel suo feed.
Dopo questa doverosa premessa, scopriamo insieme i 5 passaggi per ottimizzare gli hashtag su Instagram così da raggiungere il tuo mercato di riferimento e aumentare il coinvolgimento.
Come scegliere i migliori hashtag su Instagram nel 2021 in 5 passaggi:
1. Ricerca
Inizia cercando gli hashtag della tua nicchia. Puoi farlo sia affidandoti ad un tool esterno come All Hashtag sia sbirciando tra i post dei tuoi competitor, dei colleghi e degli utenti con target comune al tuo.
In questa fase è importante pensare in modo specifico e pertinente. Infatti, più gli hashtag sono inerenti al contenuto che stai pubblicando, più persone interessate al tuo argomento metteranno il like, lasceranno un commento e magari finiranno per seguirti.
Adesso inizia a buttare giù delle liste tematiche. Ad esempio, se vuoi promuovere un brand di abbigliamento, cerca hashtag relativi ai diversi argomenti (e-commerce o localizzazione, capo specifico, stile dell’outfit, genere a cui ti rivolgi, ecc.)
2. Misurazione
Dopo aver compilato le tue liste di hashtag suddivise per argomenti, procedi con la misurazione. In base al numero di volte in cui quello specifico hashtag è stato utilizzato, potrai dividere gli hashtag tra grandi (più di 500 mila contenuti), medi (tra i 100 e i 500 mila contenuti), piccoli (tra i 10 mila e i 100 mila contenuti) e micro (meno di 10 mila contenuti).
Adesso è tempo di equilibrare le tue liste di hashtag, tenendo a mente queste due considerazioni:
- Gli hashtag troppo grandi (quelli che contano più di 500 mila contenuti con queste “etichette”) hanno a prima vista un potenziale di visibilità molto alto, perché molta gente li usa, li cerca e quindi ne è interessata. Ma questo non si traduce automaticamente in più visualizzazioni, perché la concorrenza per arrivare sotto gli occhi dell’utente-target è molto alta. Nella sezione “più popolari” probabilmente ci saranno post con un numero di like, commenti e salvataggi maggiore rispetto al tuo. Mentre nella sezione “recenti” appariranno centinaia di nuovi contenuti ogni secondo, così il tuo post finirà inesorabilmente in basso.
- Gli hashtag troppo piccoli (quelli che contano meno di 10 mila contenuti) ti danno più possibilità di finire tra i “più popolari”, ma poche persone si sono già dimostrate interessate a “quell’etichetta” quindi non ne trarrai grande beneficio.
Hai già capito che la strada giusta è quella dell’equilibrio, calibrando hashtag di varie dimensioni. Per l’esattezza, ti consiglio di sceglierne: 5 micro (fino a 10k), 10 piccoli (da 10k a 100k), 10 medi (da 100k a 500k) e 3 grandi (da 500k a 1m). Questo è un esempio per un post di 30 hashtag, ma puoi naturalmente usarne meno tenendo sempre d’occhio la proporzione.
3. Comparazione
Ma tra tutti gli hashtag che hai inserito nelle liste, quali selezionare? Arriva adesso un altro momento da ragionieri più che da creativi. Valuta quante interazioni (like e commenti) ricevono in media le foto e i video nella sezione “più popolari” dell’hashtag. Se ottengono, ad esempio, in media 1000 like e 300 commenti mentre solitamente i tuoi post non vanno oltre i 200 cuoricini, quell’hashtag è troppo competitivo per te al momento. Inizia con hashtag alla tua portata, ricordandoti di aggiornare periodicamente le tue liste. Via via che risultati migliorano puoi cimentarti con hashtag più sfidanti e più difficili da conquistare.
4. Utilizzo
Se ti stai chiedendo quanti hashtag sarebbe giusto usare su Instagram, sappi che non esiste una ricetta perfetta. In Rete girano diverse voci sul numero perfetto di hashtag da usare nei tuoi post ma nessuna è mai stata confermata da Instagram né dalla mia personale esperienza. Il mio consiglio è sempre di sperimentare e vedere la quantità migliore per il tuo account. Se riesci a trovare 30 hashtag davvero rilevanti, allora prova a usarli tutti.
Devi inserire gli hashtag nella didascalia o come commento? Puoi tranquillizzarti, la differenza è minima e dipende solo dal tempo che impieghi per copiare e incollare gli hashtag nel commento dopo la pubblicazione del contenuto. Per l’algoritmo non ha importanza dove si trovino!
Un altro suggerimento che ti lascio riguarda gli hashtag bannati. Esiste una sorta di “lista nera” di Instagram all’interno della quale sono presenti degli hashtag che la piattaforma non accetta. Se ne usi anche solo uno, il tuo profilo sarà penalizzato dallo shadowban, così la copertura e l’interazione caleranno drasticamente. Solitamente vengono bannati gli hashtag troppo generici (che quindi non servono a categorizzare un contenuto) e quelli nati con il solo scopo di aumentare l’interazione (#likeforlike ad esempio). Prima di procedere con la pubblicazione, verifica che gli hashtag che hai scelto non siano presenti in questa lista che puoi facilmente trovare su Google.
5. Analisi
Eccoci arrivati al banco di prova dei tuoi hashtag. Se hai un profilo aziendale o creator, hai la possibilità di analizzare quante visualizzazioni sono arrivate dagli hashtag che hai utilizzato. Ti basta cliccare su “Visualizza dati statistici” in basso a sinistra nel tuo post e scorrere in basso fino a “impression”.
In questo modo potrai guardare le prestazioni degli hashtag che hai usato e scoprire esattamente quanto sono efficaci nell’attirare nuovo pubblico. Purtroppo, al momento lo strumento Insights di Instagram non ci dice quali sono gli hashtag che hanno portato più traffico quindi puoi solo analizzare il blocco di “etichette” nella sua interezza. Se vuoi ottimizzare post dopo post la tua strategia di pubblicazione, ti consiglio di provare a variare gli hashtag di volta in volta così da poterne analizzare l’andamento.
Questa guida definitiva per l’utilizzo degli hashtag su Instagram è conclusa! Adesso non ti resta che metterti a lavoro, sperimentare, monitorare e festeggiare i tuoi successi! Sai che se hai gi 2000 like su Facebook con One Minute Site 2.0 puoi collegare il tuo ecommerce con Instagram Shop?
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